Per questo e per molto meno …

Quest’anno ho scelto all’ultimo momento di andare in convention. Di solito prenotavo per tempo una camera condivisa con alcune amiche. In passato, in altre occasioni, ho preferito stare sola e per il senso di colpa e per molto meno, sono andata al cibo.

Dal mio gruppo non sarebbe partito  nessuno, forse un amico ci avrebbe raggiunto il sabato ma non ne era sicuro. “Magari non vuole la mia compagnia? Non gli chiederò di condividere il viaggio”. Sono rientrata in gruppo da circa un mese, avevo preso una pausa lunga un anno e mezzo dal mondo della fratellanza, anche se il mio amore per il programma non è mai venuto meno. Se ci penso, più ero lontana, più si sedimentava in me la certezza che il programma fosse l’unica soluzione.

Alla fine mi accordo con un’amica per fare il viaggio assieme e mi fa piacere chiacchierare amabilmente. “Chissà se mi avrà perdonato per quella volta che le ho risposto male?” Per questo e per molto meno sono andata al cibo.
Appena arrivata in hotel e raggiunta la sala meeting ho sentito un anziano salutare un’amica per conto di un altro membro e ho provato un forte risentimento. Perché non salutava anche me? Di me non si ricordava? “Meglio rimanere in silenzio e non salutare nessuno. D’altronde sono mancata molto tempo, è normale che non mi considerino” ho pensato. In passato per questo e per molto meno sono andata al cibo.
Cominciano le riunioni… “Che caldo, quando si mangia?”, “Troverò abbastanza cibo?” Alcune amiche mi salutano con un sorriso, mentre una mi chiede di togliere la mia borsa che avevo sistemato su una sedia lì accanto, fulminandomi con gli occhi. “Che cosa le avró fatto? Credevo di esserle simpatica”, “Quando finisce la riunione?” … “Finalmente, preghiera della serenità”.
Tutti in piedi per i saluti e io con gli abbracci non sono molto brava: per lo più aspetto che le persone mi salutino, non voglio esagerare con l’esuberanza. Ed ecco che mi abbraccia l’anziano di prima: “Tizio  mi ha chiesto di salutarti!” Sento che mi si bagnano gli occhi per l’emozione e mi rallegro di essere stata ricordata da un amico, nonostante ci fossero dei motivi per non essere più in contatto.  Prendo il cellulare e abbandonando qualsiasi forma di orgoglio, mando un messaggio di saluti e d’affetto a quell’amico. In passato, per orgoglio e per molto meno sono andata al cibo.
In hotel il cibo era buono e sano ma noto che dal menù, alla voce “Dessert”, è stato tolto qualcosa con il bianchetto e penso che gli organizzatori si stiano intromettendo nel mio piano alimentare eliminando qualcosa di dolce che invece io avrei voluto/potuto mangiare. “Come si permettono?” Intanto un’amica che mi siede di fronte mi fa numerose domande su ciò che mangio o non mangio, mi elenca i cibi che lei non mangia più e mi fa notare che “lei” non beve più vino… “Io invece lo sto sorseggiando impunemente?” mi chiedo. “Forse non devo più bere vino? In effetti sono 9 calorie al grammo e se non bevessi questo bicchiere forse potrei aggiungere qualche altra cosa da mangiare…” In passato per queste conversazioni e per molto meno sono andata al cibo.
Decido di andare a dormire presto e di ridurre al minimo le interazioni con gli altri, non sono più così abituata a stare in mezzo alle persone e le riunioni mi hanno stancato emotivamente e fisicamente. “Mi perderò lo spettacolo del sabato sera”, “Certo potrei essere più socievole! Sono la solita guastafeste!”. Anche per questi pensieri mi è capitato di mangiare.
Arriva presto domenica mattina… “Devo assolutamente trovare una sponsor.” Mi sincero di controllare in agenda se ho ancora il numero dell’amica. “Direi di sì, ok, le manderò un messaggio WhatsApp” … “vabbè ma il programma mi invita a migliorare l’approccio con gli altri, sarà meglio chiederglielo di persona…”, “E se mi dice di no?”

Potrei andare avanti per ore a scrivere di tutti i miei pensieri funzionali e disfunzionali. Una cosa che ho capito con il tempo è che devo ricordarmi sempre dei miei cambiamenti emotivi e devo sottolineare che spesso per tutte queste emozioni ho scelto il cibo. Il recupero fisico per una grande obesa come me si vede a colpo d’occhio ma ho bisogno di uno sforzo di memoria per riconoscere il progresso emotivo e la pace spirituale che questo programma mi ha regalato.
Grazie a tutti coloro che hanno fatto servizio per garantirmi un’ottima occasione di recupero.

NUMERO VERDE 800.090.151