Quando sono entrato in OA, quasi 18 anni fa (farò 18 anni il 6 gennaio 2007!), quando sentivo parlare di “settima tradizione” non riuscivo a comprenderne il significato, ero in malattia attiva e spendevo per il cibo!
Quando mi è stato detto che non potevo fare fotocopie in ufficio per il gruppo, ho iniziato a capire qualcosa, i miei compagni di gruppo mi hanno messo davanti una parola: “RESPONSABILITA’”.
Pensare che io, noi, siamo responsabili verso le nostre amiche/i OA, verso l’Associazione a vari livelli, da una parte mi ha dato preoccupazione, ma poi, pensare che “non ero da solo” ma che facevamo tutti “squadra”, mi ha rincuorato e fatto capire che dovevo “prendermi realmente” le mie responsabilità!
Sul lavoro ne avevo tantissime di responsabilità, nella vita privata anche, ma verso me stesso non ero responsabile!
Inizialmente nel “sacchetto della settima” mettevo 10/20 centesimi, poi ho iniziato a fare servizio e ho visto come è strutturata l’Associazione. Oggi la mia settima è notevolmente aumentata; sempre per quello che posso, dono volentieri, perché i soldi che dono non vanno sul cibo e mi rendono ancora più forte: so che voi ci siete e ci sarete intanto che la fiamma di amore incondizionato e non giudicante arde tra noi.
Sta a noi alimentarla, sta a noi essere in prima linea con l’essere disponibili con il nuovo arrivato, ma lo possiamo fare solo se siamo responsabili.
Noi non accettiamo donazioni esterne da persone non OA, dallo Stato (5 e 8 per mille) né da chiunque altro non sia un OA. La Settima Tradizione ci rende liberi di fare il nostro percorso di recupero ringraziando solo noi stessi e chi ci sta vicino e ci da supporto, un’ora alla volta, un giorno alla volta, con il cuore.
Facciamo tutti la nostra settima, doniamo in favore della libertà dal cibo e dall’ossessione verso il cibo!
Se avete domande da fare, ci sono sempre per voi: tesoreria@oa-italia.it
Io, in attesa che mi leggiate, faccio intanto una settima al CNS, e tu che stai leggendo che aspetti?
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