Testimonianza dal seminario di Mantova

A Mantova il 26 maggio 2024 si è tenuto un seminario dal titolo “Insieme Possiamo”. Un membro ci racconta la sua esperienza.

Dopo aver beneficiato dell’atmosfera di calda accoglienza e fratellanza che ho potuto respirare all’assemblea di Imola, non ci ho pensato due volte a darmi un’ulteriore chance di recupero in presenza di altri mangiatori compulsivi.

L’occasione me l’ha offerta il PS su un piatto d’argento: un seminario di un’unica giornata a un passo da casa. Questo per me che, geograficamente parlando, sono un membro OA isolato era una vera benedizione. La possibilità di andare e tornare in giornata mi avrebbe permesso di ammortizzare le spese; così, appunto, non ci ho pensato due volte e ho contattato un’amica a me vicina per andare insieme.

E così siamo partite alla volta di Mantova.

Mantova al tramonto

Quando siamo arrivate siamo state ricevute da un team di mangiatori compulsivi, uomini e donne, che si  dava da fare per farci accoglienza e perché ci sentissimo a nostro agio. Ci hanno procurato i posti a sedere e ci offrivano bicchieri d’acqua per dissetarci.

L’argomento del seminario mi aveva attratta ancor di più: l’astinenza, cioè qualcosa contro cui devo dire in tutta onestà che lotto ogni giorno. Sì, perché io, il dono della neutralità verso il cibo non l’ho ancora ricevuto.

Io sono tutta teoria e poca pratica. Tanta analisi delle cose e pochi fatti. Vado dall’estremo della restrizione alimentare a quello della disinibizione con conseguente effetto yo yo.

Francamente non so se si possa dire che io abbia toccato il mio fondo e sia disposta a far qualsiasi cosa per risalire.

La ricaduta per me è sempre in agguato e ho pensato che un seminario sull’astinenza avrebbe potuto essere uno strumento in più per evitare di continuare a raccontarmela. E così è stato: non solo ho potuto vedere volti conosciuti o stringere nuove alleanze. 

Ho anche potuto ascoltare storie di risalita e di passaggio dal buio alla luce.

Ricordo l’amica che parlava di un piano alimentare felice e questo mi ha fatto capire l’importanza di questo strumento. Ricordo le storie di chi non si voleva sottomettere a niente, nella vita come nel cibo, e questo mi ha risuonato molto. Mi sono riconosciuta anche nell’amica che aveva problemi ad affidarsi a uno sponsor.

Ho avuto inoltre diversi spunti e strategie di programmazione alimentare, come quello che ho poi portato all’attenzione della mia nutrizionista di creare un piatto dove la verdura la facesse da padrona su tutto il resto.

I momenti che mi hanno particolarmente colpito sono stati quelli in cui con molta onestà ciascuno di noi ha condiviso liberamente sulla propria astinenza senza nascondersi dietro un dito; ma anche i momenti in cui alcuni OA hanno dichiarato di aver trovato in quell’occasione lo sponsor che stavano cercando; il caffè preso con gli amici mantovani…

A conti fatti devo dire che per me, che ho la possibilità di frequentare OA solo online, quella di andare ai vari seminari è un fattore motivazionale non da poco ai fini della mia astinenza.

Proprio per questo, dopo il seminario ho invitato alcuni membri OA a me vicini nella mia città e abbiamo passato momenti spensierati senza che fosse il cibo il protagonista.

NUMERO VERDE 800.090.151